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Mangiare bene per lavorare meglio

21 Giugno 2022 cda58

Mangiare bene per lavorare meglio: potrebbe sembrare uno slogan, ma di fatto è così. Provare per credere!

Con uno stile di vita salutare è possibile prevenire molte patologie croniche, ad esempio cardiopatie, diabete di tipo 2 e alcune forme tumorali. Migliorare la dieta è uno tra i cambiamenti che possiamo apportare alle nostre abitudini. Un’alimentazione equilibrata durante la giornata lavorativa consiste nel fare un uso variato degli alimenti in termini di quantità e frequenza, per coprire le necessità nutritive, anche in base all’attività che si svolge durante la giornata lavorativa (più o meno sedentaria, più o meno dispendiosa dal punto di vista energetico).

Al giorno d’oggi si mangia spesso fuori casa, soprattutto a pranzo, di conseguenza diventa sempre più importante saper scegliere cibi sani, che appaghino il palato ma che non appesantiscano.

Il pasto principale della giornata non è più il pranzo ma la cena, dato che, raramente si torna a casa per la pausa pranzo, ma si fa un breve intervallo al bar, al fast food o in mensa.

La pausa pranzo inoltre è sempre più breve e si tende a preferire cibi pronti, confezionati e veloci da mangiare, anche se questo spesso non significa veloci da digerire.

La tecnologia negli ultimi anni ci è venuta in aiuto e sono aumentate le opportunità per ricevere pasti direttamente sul posto di lavoro (basta sfogliare le pagine di Google per trovare decine di nuove realtà che offrono la possibilità di ricevere la cosiddetta lunch box).

Ciò che ancora è cambiato negli anni è il valore che i lavoratori attribuiscono a questo momento della giornata, che dovrebbe rappresentare un momento di pausa, in cui consumare con tranquillità il pasto magari con colleghi e amici o magari navigare un po’ in internet, sui social o leggere.

Gli elementi più ricercati da chi mangia fuori a pranzo sono:

  • prezzi convenienti
  • servizio veloce
  • offerta variata di piatti

Ma quali sono le buone abitudini per una pausa sana al lavoro? Qualche buon consiglio è arrivato dal programma europeo FOOD del 2017. Il programma è rivolto sia ai dipendenti delle aziende che consumano i pasti fuori casa sia a ristoranti e società di ristorazione per promuovere “stili di vita più sani durante la giornata lavorativa”.

Il programma è nato con due obiettivi principali:

  • sensibilizzare i dipendenti per aiutarli a migliorare la loro alimentazione.
  • migliorare la qualità nutrizionale dell’offerta lavorando con ristoratori, cuochi e camerieri.

In quest’ottica, ad esempio, la mensa aziendale è vista come “un’ottima opportunità per migliorare la salute e il benessere dei dipendenti”, rivelandosi come un momento potenzialmente educativo, democratico e accessibile a tutti, a differenza di un pasto al bar o del panino da casa.

Vediamo ora le dieci regole che possono essere considerate valide per i pranzi al lavoro:

  1. assaggiare sempre il cibo prima di aggiungere sale, perché spesso i piatti sono già sufficientemente conditi. Infatti, un elevato consumo di sale rappresenta uno dei principali fattori implicati nell’ipertensione arteriosa, nelle malattie cardiache. Il consiglio, inoltre, è utile anche per prevenire i calcoli renali.
  2. Bere solo acqua durante la giornata ed evitare le bevande gassate e zuccherate. che contribuiscono a far aumentare il peso e sviluppare malattie come il diabete.
  3. Fare attenzione alla dimensione della porzione e moderare il consumo di piatti preparati o ricchi di grassi.
  4. Mangiare almeno cinque porzioni tra frutta e verdura, di stagione nell’arco della giornata
  5. Preferire come dessert la frutta fresca, da consumare come spuntino lontano dai pasti principali
  6. Scegliere tecniche di cottura che non richiedono eccessive quantità di grassi. Nel pranzo al lavoro, come a casa, è meglio optare per cotture leggere come al vapore, alla piastra, al cartoccio, da condire con olio extra vergine d’oliva o spezie.
  7. Evitare prodotti ricchi di grassi, sale o zuccheri per spuntini e merende, anche al lavoro. Scegliere, quindi, frutta, spremute, yogurt o alimenti integrali, ricchi di fibre.
  8. Provare preparazioni a base di legumi che possono essere utilizzati come fonte glucidica al posto di pasta, riso o pane.
  9. Variare il menù quotidiano. È il segreto per una dieta bilanciata, anche nel pranzo al lavoro, per cui è importante ricordarsi sempre di assumere tutti i principali gruppi di alimenti, come vegetali, cereali, legumi e olio, ed evitare quali dolci, salumi, snack, burro, zuccheri.
  10. Mantenere uno stile di vita sano, tutti i giorni. L’alimentazione da sola non basta, occorre anche fare movimento che è un ottimo metodo anche per ridurre lo stress e mantenere un buon equilibrio psico-fisico.

Alcuni esempi di pranzi equilibrati da consumare al lavoro:

  • Un piatto di legumi, accompagnato da verdure cotte o crude, il tutto condito con olio extra vergine di oliva
  • Cereali (riso basmati, orzo, farro, grano saraceno, etc.) con verdure cotte o crude
  • pesce, carne o uova, con contorno di verdure (ad es. un’insalata di pollo o del salmone con verdure)

Promuovere queste sane abitudini alimentari è importante in un’ottica di salute pubblica e di educazione alimentare fin dai tempi della scuola.

Così facendo due aspetti importanti verranno migliorati certamente. salute: mangiare regolarmente fuori casa in ristoranti, pizzerie o mense non è salutare per via dei sali, i grassi e i conservanti impiegati per mantenere il cibo preparato in grandi quantità; il cibo preparato a casa la sera prima o la mattina stessa subisce minori trasformazioni, lo si prepara a proprio gusto ed è più salutare oltre ché necessario per chi deve seguire un determinato regime alimentare; praticità: portare il cibo in comode vaschette portavivande è pratico, facili da pulire e inoltre si riducono i tempi della pausa pranzo, a tutto vantaggio del datore di lavoro.

BIBLIOGRAFIA

  • Progetto regionale “Sorveglianza e prevenzione obesità” Regione Piemonte
  • Programma Europeo Food 2017

Dott.ssa Laura Gherardini - Biologa Nutrizionista - Coach Nutrizionale

Mi sono laureata nel 1995 in Biologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Padova. Mi occupo da molti anni di probiotica e nutrizione in bambini, adulti e anziani, con particolare attenzione alla nutrizione della donna in tutte le fasi della vita.

Sono coach certificata in Coaching strategico dal Centro di Terapia Strategica di Arezzo diretto dal Prof. Giorgio Nardone.

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