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Outdoor: successi italiani

26 Gennaio 2024 cda58

Immagine: Architetto Michele Rubbi, Villa a Trescore Balneario BG

 

Outdoor in Italia: un giro d’affari da 5 miliardi di euro

Il settore dell’arredamento e design è quello che ha registrato un maggiore incremento nell’economia mondiale negli ultimi 5 anni.

Già dal 2019 il mercato nazionale dimostrava una tendenza positiva con un business da 5 miliardi di euro.

Dal 2020 in poi l’outdoor ha smesso di essere un fenomeno di stagione e anche nel 2023 registra una tendenza in crescita.

Per quanto riguarda l’Italia, l’area studi di Mediobanca analizzando i dati economico finanziari di 286 aziende produttive italiane – con il fatturato superiore a 10 milioni di euro nel 2021 che insieme hanno generato un fatturato aggregato di 14 miliardi di euro nello stesso anno di cui il 55% riferito all’export – rileva uno scenario che permane positivo con un aumento del fatturato del 18%. [Fonte: Sole 24 Ore, 6 giugno 2023]

In questo mercato il Veneto, con oltre 1000 imprese attive, è secondo solo alla Lombardia e seguito a ruota da Toscana, Campania e Sicilia.

Una lunga storia di successi

Ripercorrendo brevemente la storia dell’architettura e del design italiano comprendiamo che non si tratta semplicemente di una nuova tendenza. Questa fascia di mercato così appetibile fu infatti esplorata già dai pionieri del design, a cominciare dalla ‘Collezione 1966’ di Richard Schultz per Knoll.

 

‘Collezione 1966’ di Richard Schultz per Knoll

 

Gervasoni, Minotti, B&B Italia, Cassina e Visionnaire hanno segnato le tappe storiche dell’arredo outdoor d’autore.

Ricordiamo con orgoglio il divano ‘Palinfrasca’ di Luca Meda per Molteni & C., che produsse anche la storica ‘chaise longue d150.5’ progettata da Gio Ponti nel 1952 per la nave da crociera Andrea Doria e che ora propone nuovi tappeti e una collezione tessile originale per esterni. Molteni apre l’esperienza a spazi esterni non convenzionali, come la cucina esterna, progettata da Vincent Van Duysen.

 

‘Chaise longue d150.5’ progettata da Gio Ponti nel 1952

 

Nel 2019 Flexform si è affacciata al mercato outdoor con i suoi arredi e complementi per esterni, nel 2021 è stata la volta di Poltrona Frau ed Edra, nel 2022 Baxter.

Nicola Coropulis CEO di Poltrona Frau ha coraggiosamente scelto di implementare anche l’e-commerce nel quale poteva percorrere due strade: quella del prezzo, come accade nel caso dei retailer, oppure quella dell’esperienza e del valore del brand. L’azienda ha scelto questa seconda via sostenendo i distributori, praticando la chiarezza e la trasparenza e potenziando ulteriormente l’autorevolezza del noto marchio.

La collezione ‘A’mare’ creata per Edra dall’artista Jacopo Foggini ha segnato il debutto dell’azienda nell’outdoor. È nata dall’idea folgorante di uno dei soci che, vedendo dei pezzi di policarbonato abbandonati in un angolo nello studio dell’artista, li ha subito definiti ‘acqua solida’, decidendo di trasformarli in un progetto. La maggiore difficoltà per la nuova linea, quasi non disegnata e fatta di elementi semplici, è stata quella di trovare una vite abbastanza dura da resistere agli agenti esterni, ma al tempo stesso duttile per non spaccare la struttura. Il pezzo necessario è stato fatto su misura. Tavoli, sedie, poltrone, panca e lettino in policarbonato trasparente strutturato con linearità, rappresentano l’illusione dell’acqua che scorre, mantenendo la natura solida e pura del materiale.

 

Edra, collezione ‘A’mare’ di Jacopo Foggini

 

Infine Baxter, ispirato dal design di Studio Pepe, Roberto Lazzeroni e Paola Navone, si è cimentato con successo e spirito creativo nella concia di nuovi cuoi, adatti a resistere all’esterno, sopportando escursioni di temperatura e sbalzi climatici.

 

Lazybones – Studiopepe – 2019 per Baxter

 

Architetto demiurgo

Nel panorama dell’outdoor l’architetto gioca un ruolo fondamentale.

Può finalmente realizzare volumi e cubature prima mai contemplati e soprattutto seguire visioni innovative e a volte inimmaginabili fino a quando non vengono progettate e costruite. Può agire come un mago e un novello demiurgo platonico, che plasma le idee con il potere della mente e le conduce alla concreta consistenza della materia, immaginandone le forme.

4 storie di creatività

Architettura fluida, 2020

Architetto Michele Rubbi, Villa a Trescore Balneario BG

Sulle colline bergamasche la nuova tendenza dell’architettura fluida si esprime compiutamente nella residenza progettata da Michele Rubbi, costruita in acciaio, cemento, vetro e legno.

Superamento dei confini, vetrate immense e aree interne ed esterne che si susseguono senza soluzione di continuità, accogliendo il genius loci e integrando il paesaggio negli spazi abitativi, creano volumi arditi e protesi verso l’esterno.

Ogni area dialoga con la natura: dalla cucina open space, all’area pranzo, al living, fino alle camere e ai locali di servizio lo scambio interno / esterno è costante e la sensazione di una casa en plein air culmina al piano superiore in cui la zona fitness è ospitata in un grande soppalco affacciato sul living e aperto su un’ampia terrazza esterna.

 

Architetto Michele Rubbi, Villa a Trescore Balneario BG

 

La dimensione della luce, 2023

Architetto Patricia Urquiola, Six Senses Rome, Urban Garden Hotel Roma

L’architetto spagnolo Patricia Urquiola ha progettato il Six Senses Rome, luxury garden hotel, situato nel cuore pulsante della ‘dolce vita’ romana e inaugurato a marzo 2023.

Gli ambienti storici di Palazzo Salviati Cesi Mellini accolgono gli ospiti in uno spazio interamente dedicato al relax secondo i canoni stilistici e i costumi dell’Antica Roma. La terrazza del rooftop ospita un giardino segreto e in ogni area dell’hotel gli elementi naturali e i chiaroscuri sapientemente creati con strutture che giocano con la luce naturale fanno percepire una sensazione di apertura verso l’esterno, conservando al tempo stesso l’intimità ricercata da chi desidera rilassarsi.

Osare e spaziare, 2023-2024

Architetto Mario Cucinella, Headquarter di Unipol a Milano

Il primo grattacielo rotondo della città sorgerà a Porta Nuova e ospiterà il nuovo headquarter di Unipol. I lavori si avviano ormai alla conclusione e la struttura sta per raggiungere i 23 piani progettati, per un’altezza di 120 metri su pianta ellittica, con un ingombro totale di circa 1.400 mq,

Sulla sommità della costruzione, realizzata in acciaio, legno e vetro, ci sarà una serra bioclimatica; un atrio interno, alto una settantina di metri, si aprirà un cavedio bioclimatico scenografico, che potrà essere adibito anche a spazio espositivo.

Sulle orme di Loti, 2023

Studio RPBW ‒ Renzo Piano Workshop Building, Istanbul Modern Museum

La nuova sede dell’Istanbul Modern, l’imponente e armonioso edificio che ospita il primo Museo d’arte moderna e contemporanea della città, s’affaccia sul Bosforo, luogo caro allo scrittore e orientalista francese Pierre Loti, che dalle vicine colline amava ammirare il panorama del Corno d’Oro (l’attuale Istanbul europea), dove i mari Marmara, Nero e Mediterraneo si incontrano.

Cinque piani per un totale di oltre 10mila metri quadrati, grandi vetrate, arditi tiranti di ferro e cemento grezzo si coniugano con l’altera sacralità dei minareti circostanti. All’interno ci si trova immersi nel silenzioso raccoglimento di uno dei più sobri musei del mondo.

La struttura ariosa, leggera ed elegante, realizzata in acciaio, vetro, cemento architettonico e alluminio, si integra con il panorama circostante, che include la moschea di Nusretiye e una fontana barocca. All’interno, le ampie vetrate consentono di ammirare il paesaggio mentre si esplorano le gallerie d’arte. Il pianoterra trasparente accoglie i visitatori, aprendo il loro orizzonte sia verso il parco a nord, che verso il mare a sud.

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